martedì 10 novembre 2009

MAGMA E FIELE


 



 



E' trascorso ormai quel tempo
in cui scivolavano gonne sopra ginocchia piegate.



[In ginocchio, adesso, mi piego]



Era concederti d'ammirare il mondo



dal tuo punto d'osservazione.



[Vien giù da feritoie lo sguardo più scuro]



Indovino il sapore di una vertebra


sulla schiena che si volta ribelle



[e sali, sali come magma e fiele]


Mic


 

lunedì 9 novembre 2009

NUOVO GIORNO D'ECLISSE




Devo arrendermi sulla scia della notte
surfando l'onda vorticosa di un tetto di sapone
giostrata dall'indice di Morfeo
insieme a me scivolano titubanti colombi tubanti
senza più ali per nascondere il capino.

Non ci resta che arrenderci alla notte
che dietro alla luna si nasconde
per cucire fantasie su stracci,
diverse ad ogni ora del nuovo giorno d'eclisse
che troppo presto albeggerà dietro il ramo.

Micol


(rivisitata - Tit. originario "Devo arrendermi"  01/10/08)


VUOTO






Vuota
Vuota di parole
Vuota di senso
Vuota

Avrei bisogno di raschiare il sedimento
Riuscirei a tirare fuori un pò di materia
sporcarmi le braccia di viscida melma

Vuota

Vuota la mano destra
vuota la tasca sinistra
non sento battere l'orologio analogico
dentro la gabbia toracica

Suonano alla porta
non aprirò, la casa è vuota
Vuota la finestra
di quell'ombra che s'affacciava
Vuota la mia testa

Avrei bisogno di pensare
Riuscirei a prendere a calci le mie gambe
procurarmi lividi e finalmente urlare

Vuota mi cullo dentro vuoto di braccia e destino
Vuoto che mi circonda
Vuoto che circola sostituendo il sangue
sangue rappreso nero cuoio

"Non permetterlo, non lasciarti andare"
ha soffiato il sopravvivere
Avrei bisogno d'andare
senza meta, senza pagare un biglietto

Vuoto il bicchiere mezzo pieno
Vuoti gli orizzonti del mio presente 
Vuoto il mio futuro

Micol