M'accorgo d'esser filo a piombo
pesante e teso verso il basso.
Perpendicolare,
senza ombra di dubbio
imperterrita sulla mira,
ferma sul punto.
Non vado a capo,
nè oscillo
disponibile solo
all'attrattiva gravitazionale
anche se costa
questa fatica testarda
che collima, in discussione aperta,
per razionalizzare la relazione
tra ragione e sentimento.
Inutile il ruolo d'arbitro,
perchè mi fu assicurato il libero arbitrio
e se patibolo dovrà essere
allora che sia,
ma prima d'ogni pronuncia
al mio esecutore
voglio guardar bene in faccia.
Micol
1 commento:
commenti da millestorie.it
ElectraMB
Posted - 28 Aug 2008 : 14:47:50
...dura e carica d'angoscia repressa questa tua, vibra come la corda di un violino alle mie orecchie.
pecco
Posted - 28 Aug 2008 : 23:25:53
Sei molto di più!
Gibbì
Posted - 29 Aug 2008 : 21:07:59
Secca e fiera.
L’immagine del filo a piombo è davvero efficace. Sa di metallo, di fisico, di corporale; e, sì, sa anche di esecuzione. Appesa ad un filo, e però tocchi terra almeno con un piede.
Micol
Posted - 29 Aug 2008 : 23:58:56
no, Gibbì sono a testa in giù!
Grazie a tutti!
chiara
Posted - 30 Aug 2008 : 10:06:30
sarai pure a testa in giù...ma questi versi, per quanto esprimano una stato di pena, dimostrano anche una grande forza d'animo.
un abbraccione dani!
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