Rasoio affilato le note del bandonèon,
alla vertigine di un ricordo
s’intrecciano passi d'accidentale incrocio
e sei qui stretto nella mia mente
a far vibrare l'aria circostante.
Spalla e mento, sguardo furtivo,
cuore sincopato, sensi esperti a sfiorare
tempi e silenzi, pause e tormenti
fino al sudore, di caldo brivido pregno,
sulla curva lenta della schiena.
Fu per il morso, sul lungo gambo di una rosa
sulle mie labbra, che di spine fece sanguinare,
in questa passione, che ci offre cadenze
che trascina e vieta nascoste istanze.
Ascolto l’accento della punta e del tacco
nel battere del tempo
di uno spartito incompiuto
che compiere saprà la tua garbata mano
in sensuale movenza
piegandomi, per liberare un tango.
Micol
14 FEB 2008
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