Silenziose navigano
sopra un cielo mare
cullando nelle morbide pieghe
passeggeri ignari
in quelle stagioni di chi
comprende e sa aspettare
e quelle di chi
si bagna di giorni amari.
Dei tetti raccolgono gli umori
e dei prati il profumo dei fiori,
il vento le accompagna
sopra grano e campagna
e impavide affrontano
ogni temperatura imprevista,
sono cumuli lontani o a vista
nel loro incessante viaggio
alla luce di un miraggio.
Micol
1 commento:
25 Jan 2007 : 22:02:06 da Raimondo
...incessante viaggio
alla luce di un miraggio.
Sì, un'incisiva metafora: l'erraticità delle nuvole rappresentativa di quella dell'esistenza e delle umane ansie e pulsioni.
Complimenti e un abbraccio, vagabondo come le nuvole, Raimondo
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