Si sparge d’incenso la dimora,
memore di corsie illuminate
da tagli di luce.
Trama d’organza
copre lo sguardo
impedendo la meta
di ridurre l’attesa,
eppure,
tra i nodi tessuti
io vedo
l’immagine sorgente
dai petali posati
sotto il passo leggero
dei miei piedi scalzi.
Liberavo la carne
perché desse voce
alle sue avide bocche,
ora chiude fra gli arti
di un’ abbraccio fetale,
sensi saziati,
forse immeritevoli,
della gioia breve
sopravvissuta.
Micol
http://www.millestorie.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=12444
2 commenti:
commenti per "Liberavo la carne" su nuovapoesia.it:
*Gimba:
A proposito di enjambement di cui si è ieri discusso animatamente sotto
la poesia dell'amico Pecco,caro Cristiano,ammira il garbo con cui si susseguono sommessi e puntuali in questa magistrale poesia della nostra Daniela.Il discorso scorre di verso in verso secondo un ritmo "perfetto".Qui ci si può appagare semplicemente del tema,o della forma o più piacevolmente della mirabile fusione dei due.Una delle migliori liriche di Daniela "la presente e viva".Sulla bravura di questa poetessa sarebbe meglio tacere che poco dire.
*Gimba:
Mi sembra di dover aggiungere che i migliori enjambements non siano quelli che rendono continuo ma inciampato e contorto il percorso della lettura di una poesia bensì quelli che la fanno calliroica(di bella corrente) e "dissetante" come la fontana Enneacruno(dai nove zampilli come le muse!) nel tempio di Giove Olimpico di Atene.
*Crisalide:
Un "incontro" raccontato con garbo e delicatezza. Non è facile parlare d'Amore senza scadere nel melenso o nel cattivo gusto. Versi attenti a produrre ritmo e musicalità. Versi che mi hanno convinta.
commenti ricevuti su millestorie.it
Diaspro
Posted - 21 May 2007 : 02:13:36
io vedo, sento e sfioro
l’immagine sorgente
dai petali posati
sotto il passo leggero
dei miei piedi scalzi.
Le percezioni rese insieme rafforzano la capacità di trasmetterle al lettore. Mi piace molto.
Gaspare Adamo
*************
La vita è palpito da far vibrare
tra petali d'un fiore appena colto.
"Salì sul monte, chiamo a sé quelli che Egli volle ed essi andarono da Lui" (Mc 3, 13)
veritas
una poesia di amore
o di dolore...
a me è sembrata dolorosa
con qualche traccia di gioia
liberando la carne
iris
Autore
eppure, tra i nodi tessuti
io vedo, sento e sfioro
l’immagine sorgente
dai petali posati
sotto il passo leggero
dei miei piedi scalzi
saper vedere e intuire al di la di quanto sembra...è una grande qualità e tu ce l'hai micol, e hai saputo descrivere questa tua potenzialità con versi stupendi, sei proprio bravaaaa smack
A volte, nei momenti in cui sento maggiormente il peso degli anni, nel guardare il cielo notturno mi domando come sia possibile, che a peccatori come me, sia dato godere di tanta bellezza. (mcb)
pecco
Bè, liberare la carne è un'ottima idea...
pGu
insieme alla carne hai liberato
tutta la tua bravura nel descrivere
attimi di gioia
meritata.
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