Concupiscente mi appari,
sopra le mie labbra brune,
dove ogni tuo lamento
come pioggia spargi,
là dove l’unica veste
è di pelle ambrata
segnata dall’impronta
del tuo fiato caldo.
Fra cosce piene abbraccio
la disubbidienza,
che pretende la tua bocca
con impazienza
e dischiusa attende
quel tocco fremente,
che solo tu sai dare
in un tormento indecente.
Micol
dove ogni tuo lamento
come pioggia spargi,
là dove l’unica veste
è di pelle ambrata
segnata dall’impronta
del tuo fiato caldo.
Fra cosce piene abbraccio
la disubbidienza,
che pretende la tua bocca
con impazienza
e dischiusa attende
quel tocco fremente,
che solo tu sai dare
in un tormento indecente.
Micol
1 commento:
tag Eros: pvt ricevuto da un utente che vuole rimanere anonimo ma le cui parole desidero che restino sotto questa poesia:
"Nella tua poesia "Concupiscente e indecente" l'eros è esaltato dalla capacità di descrivere per immagini un atto che definirei desiderato senza equivoci, ed essenziale, nell' esplicito contesto di crescita del desiderio nell'incontro sessuale descritto. Temeraria e provocatrice senza mai cadere nell'indecenza e nella poesia erotica scontata e deperibile.
Sono stato particolarmente affascinato da questo passaggio:
"Fra cosce piene abbraccio
la disubbidienza,
che pretende la tua bocca
con impazienza
e dischiusa attende
quel tocco fremente"...
Qui togli la maschera tipica della ritrosia femminile per essere
autentica e viscerale.
Chi leggerà questi versi ne rimarrà
entusiasta, si sentirà toccato dall'idea
che vorrebbe essere il protagonista
di quelle attenzioni che rimangono sul tuo verbo, sensuali ma lasciano anche spazio a tentativi morbidi e romantici ma ti si sente soprattutto libera di esprimerti e rappresentarti.
Al di là del voyeuristico, ti ringrazio per aver concesso di farti "ammirare" in un così disinibito quadro di grande classe.
............
Aggiungo io,
ringrazio per la recensione che in parte soddisfa l'irrequietezza che mi prende quando verso/versi di questo genere e spesso li chiudo in un cassetto per timidezza o forse perchè troppo intimi per darli in pasto "al mondo".
Il fatto è che scrivere "eros" denuncia la propria intimità dell'autore/autrice.
Non mi si dica che non si scrive sull'argomento se non per esperienza personale.
Consegnare la letteratura eros al pubblico significa quindi mostrarsi senza veli.
Non sempre si ha questa predisposizione soprattutto se si fa riflettere il pudore.
In questo caso, con alcuni dei miei scritti, ho fatto tacere il senso del pudore e mi sono lasciata andare.
Grazie
Mic
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