mercoledì 18 febbraio 2009

Nessun Addio è stato pronunciato!




  




Avessi il potere che la notte ha sugli uomini.
Avessi ali da spiegare per un ultimo volo prima della morte,
la percezione del tempo dilattarsi nel piano surreale,
diventare infinito, proiettata per traiettoie universali:
metronomo e misura non appartengo al divino.
Avrei forse sulla carne saette di fuoco
e sugli occhi rivoli di sangue
qualcosa si aprirà davanti a me,
orizzonte o visione, essere e non essere,
la consolazione di un vezzo che porto dal passato.
Il futuro è ignoto a fattucchiere e cartomanti
che nell'inganno mescolano tarocchi
e polvere di cristallo in alcoolica saliva,
e prima che il gallo canti gli han tagliato becco e cresta
ne fan cenere da barattare con il sogno di un'innamorata.
La zingara illusionista ipnotizza e suggestiona,
anche i denari hanno la loro magia.
Avessi il potere delle sirene
ti rapirei col canto e morirei sotto di te
che il respiro mio ti cederei fino all'ultimo
perchè non trascorra più un solo istante
a contare il mio affanno.
Nelle strade di coriandoli e neve
l'Angelo con il suo volo si è gettato sul Canale
di un Carnevale senza apparenza sotto il costume.
Il corpo ignaro vaga per le strade, nudo
della fiamma, svestito dell'anima
che dannata si fa trasportare sul mezzo di Caronte.
Sulle tante memorie dell'Ade è inciso sulla pietra:
Nessun Addio è stato pronunciato!


Mic


Poesia inedita (che non parteciperà)
scritta sull'incipit della Gara di scrittura e fotografia "Il Carnevale" su www.millestorie.it


1 commento:

MicolForever ha detto...

stupenda.un susseguirsi frenetico di immagini dai mille richiami che si risolvono in una frase lapidaria.davvero complimenti.

(da naiv sirob 4/9/09 22.01)

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