venerdì 31 luglio 2009

OLTREMARE



Dipingo d'oltremare garza consunta di lembi d'anima,



bendaggio che srotola fin sotto lo smeraldino



e senza che s'accorga s'insabbia.



Potrei suturare ferite con filo di lingua e parole



che richiamano a guarigione. Non fosse per il piombo, retrogusto



che lascia dalle otturazioni di alveoli e silos che contengono



le mie sillabe convulse, riuscirei a sentire il canto!



Non venirmi incontro perchè ti ho chiamato



attraversa l'oltremare, perchè sei tu a ricordare il mio nome.



Micol



 

mercoledì 29 luglio 2009

DOMANI LE SUE DUE ESTATI

DOMANI LE SUE DUE ESTATI

e lei avrà un vestito nuovo
di pizzi e fiocchi sui capelli
leggeri come bolle di sapone.

nella casa amata echeggiano
gridolini festosi e passi di
scarpette macchiate d'erba
per le  corse dietro grilli e farfalle.
Saranno domani due estati di là
dove il tempo non si è fermato
e si baciano parole buone
come biscotti e caramelle
di zucchero e cannella.
La cullerà la voce del vento
innamorato e leggero,
solo davanti a lei e solo per lei
si ammansisce e si commuove.
Saranno nuovi giochi
e fuochi sul mare
ad illuminarti gli occhi
di un colore che pennello,
piccola stella
dalle labbra rosee di fragola e panna,
io che ti voglio bene
in un distante senza tempo nè misura
accarezzo nei miei pensieri la tua pelle di pesca
e annuso nell'aria il tuo profumo leggero.

MICOL





Auguri piccola stella!
D*

13/07/2009

mercoledì 22 luglio 2009

INCHINO


 



Dopo ho atteso che tornasse.
Qualcuno si era preso la mia febbre di figlia dei sogni.
Accadeva davanti ai miei occhi e io, non mi accorgevo
della voce rauca che dalle menzogne cambiava
il genio impacciato del cantastorie.
Ingenua, ballavo, ridevo, cantavo e amavo.
Amavo! Pendevo dalla lacrima di gioia di una stella.
Riusciva a stupirmi ogni respiro della terra.
Divenni ricca di cieca follia.
Intanto che mi venivano sottratte goccia a goccia
le ore dal profilo della collina.
Stavo lì a guardare l'illusione farsi bella d' immortalità scivolare via.
Aveva la stessa intuizione dello strascico che raccoglie e trascina sotto di se
il fruscio dei sensi portandoli via dentro di se.
Portandosi via tutto da me.
avanti a quello spettacolo, bizzarra fanciulla senza più terra da coltivare,
finii per sollevare il cappello e salutare, flettendo un elegante inchino.

Micol

sabato 18 luglio 2009

PRESENZE






A Marisa

Per custodire l'integrità e la volontà delle proprie identità è necessario far cessare che altri arrivino a sconvolgerle. Soprattutto se non vengono ritenuti degni d'entrare in possesso della chiave che apra porte tanto intime.

Di contro la mia mente non riesce a trovare appagamento, la poesia mi sfugge in questo assurdo momento di capitomboli a testa in giù.
Posso vedere i lombrichi sviscerare nei propri nascondigli di terra e fango, annusare l'erba dalle tenere e corte radici.
Mi sono presa questa libertà di farmi graffiare il viso dalle forchette di plastica che il mio gatto usa per pasteggiare avido della carne in gelatina versata sulla ciotola.
Sono gelosa, vorrei essere come lui e sdraiarmi sul cofano di un auto e annusare l'odore di grasso per motori che esala la lamiera sotto il sole.
Ho lasciato porte aperte desiderosa di vedervi apparire una sagoma nera in controluce.
Ho visioni di angeli e demoni in lotta per il dominio sulla mia anima.
Forse tutto questo può apparire diverso o solo un pò stonato, fra le pieghe di un vestito che in queste ore calde diventa saio.
Girandole colorate vorticose incontro al vento mi donano l'ilarità gaia della fanciullezza eppure io so che sto guardando le pale di un ventilatore da tavolo girare instancabile.
Cosa accadrebbe alla mia mano se eludesse la protezione di plastica e cercasse di fermarle?
La mano destra o quella sinistra? In fondo non farebbe differenza, entrambe hanno toccato ciò che mai hanno potuto.
Se solo evitassimo di rigirare in stelle, sogni, mare e lune le nostre parole, per esprimere ciò che ai nostri sensi preme di godere, sarebbe forse meno ipocrita.
Ma ad andar per vie sconosciute a manovrare sulla centralina elettronica senza libretto d'istruzione o un brevetto d'elettrauto si finirebbe per fare un botto e non sarebbero fuochi d'artificio.
A te, da me... quella metà di me... l'altra è persa chissà dov'è.

Micol

http://scrivendodinoi.splinder.com/post/20911694

8 Luglio 2009


lunedì 13 luglio 2009

INTO MY MIND






Ho un continuo fragore di vetri in frantumi
è tutto troppo assordante nella mia testa.

Provo a constatare i danni subiti e arrecati,
sono pur molteplici se non si riesce ad addossare tutto ad un solo reo.

Vorrei solo comprendere se per puro caso io non sia già morta
e se questa che mi ritrovo a vivere sia un surrogato in dimensione parallela
di una vita precedente che si riproduce in sequenze di ordinaria follia.

Qualcuno sa indicarmi la strada?
Devo essermi perduta!
In quale inferno sono caduta?


Mic









giovedì 2 luglio 2009

Male Oscuro


Scivolo sui muri la notte,
fluida, danzante seguo
il suo corpo vestito
del nero più cupo
della più cupa
delle ombre.
Vado dove lei mi porta
quando seguo il suo passo
oppure premurosa la precedo
mentre lei, par camminando,
mi calpesti.
Le sto sempre accanto,
curva nelle spalle
sussulta di un sospiro stanco.
Certe sere china il capo
e io con lei, sembra preghi
in un silenzio tragico,
conosco le sue lacrime
e tutti i suoi sorrisi.


Micol


Dedicata ad Anna Z.



mercoledì 1 luglio 2009

Quesiti nascosti

.. impietrita appaio, attenta all'ascolto,
mentre tutto dentro contrasta nelle grida e nel contorcersi
delle lunghe dite l'una sull'altra in pugni che legano una mano nell'altra.
Urlano le bocche dei quesiti nascosti a chi non sa guardare o ascoltare!
Le mie labbra ritratto sereno su volto imperfetto, sorridono
sotto uno spicchio di luna che s'accende
in assolo sfuggente dal compositore rigore
e nulla può far la musica se non sciogliere
lo stridulo meccanico del ventre
in avvitamento doloroso per far si che la dolcezza
appiattisca la nube gonfia nella notte che di misteri è gravida
e nulla lascia al caso, nemmeno una lacrima.

Mic