venerdì 31 luglio 2009

OLTREMARE



Dipingo d'oltremare garza consunta di lembi d'anima,



bendaggio che srotola fin sotto lo smeraldino



e senza che s'accorga s'insabbia.



Potrei suturare ferite con filo di lingua e parole



che richiamano a guarigione. Non fosse per il piombo, retrogusto



che lascia dalle otturazioni di alveoli e silos che contengono



le mie sillabe convulse, riuscirei a sentire il canto!



Non venirmi incontro perchè ti ho chiamato



attraversa l'oltremare, perchè sei tu a ricordare il mio nome.



Micol



 

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