lunedì 23 marzo 2009

Les fleurs du Mal - Charles Baudelaire



image Luis Royo

SPLEEN E IDEALE

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Ti dono questi versi, perché se un giorno il mio nome


approderà felicemente alle epoche lontane e farà sognare

qualche sera i cervelli degli uomini,


vascello assecondato da un gran vento,

il ricordo di te, pari alle vaghe favole,


affatichi il lettore come un timpano,

e resti appeso come un fraterno e mistico


anello alle mie rime altere;


essere maledetto cui,


dagli abissi profondi sino al più alto dei cieli,


nulla all'infuori di me risponde!

O tu, che come un'ombra dall'effimera orma,


calpesti con piede leggero e sguardo sereno


gli stupidi mortali che t'hanno giudicato amara,

statua dagli occhi metallici,


grande angelo dalla bronzea fronte!


C. Baudelaire (1857)


 


... ed è ben speso e generoso si offre il tempo da trascorrere fra le pagine scritte dai poeti immortali. Gratitudine infinita alla Musa che infuse Poesia.


Mic




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