sabato 17 gennaio 2009

Rifrazioni di luce




Rifrazioni di luce

sullo spettro delle mie rughe,
mutano in ologrammi di poesia.

Micol





1 commento:

MicolPoesia ha detto...

Alcuni commenti ricevuti per "Rifrazione di luce" sul sito Nuovapoesia.it:

*Gimba:

Cara Daniela,per una strana proprietà olografica ogni tua ruga illuminata

appropriatamente con luce laser,conterrebbe tutta intera la tua immagine.D'altronde anche nel DNA di ogni cellula di una tua ruga ci sei rappresentata interamente.Inoltre essendo un eccellente poeta,ci sei raffigurata anche liricamente.

Con la prossima poesia,mi raccomando,scomodami Fresnell con le sue figure di interferenza della luce,le sue lenti dei fari marini,degli antifurti infrarossi,dei flash fotografici, delle messe a fuoco...

Un abbraccio ammirato e incantato.

Gimba


*Lucia M.:

ologrammi di poesia :raffinati

Ciao "poetessa" (affascinata dai tuoi brevi versi)

Lucia


*quasipercaso:

pieghe che divengono parole

si lasciano seguire

come venature di un marmo

senza tempo

cazzarola quanto sei brava


*pinovit:

C'è molto più di quanto sembri, in questa breve lirica: una riflessione sulla poesia (ologramma come metafora di una non-realtà illusoria ma drammaticamente partecipata), il senso della caducità del vissuto che si trasfigura nell'eterno poetico, un impietoso autodafé cronologico che diventa quasi vezzo nell'ostentazione delle proprie cicatrici (esistenziali), e - perla quasi celata - il doppio senso della parola "spettro", mutuata dalla terminologia ottica (luce, rifrazione) ma che assume inquietanti significati, quasi ad esorcizzare la paura del buio/futuro.


*Gimba:

Ha ragione Pinovit.Una poesia ricca di significati i cui piani si intersecano.

Certo non tutti coscienti allo stesso poeta.Poesia che farebbe felice l'ostico Pound.Massima densità:quella di una stella a neutroni.

In poco molto,anzi moltissimo.Molto brava(oltre che bella),la nostra Daniela

Gimba


*danielaS:

Vi ringrazio tantissimo. Una sorpresa per me vedermi "analizzata" in quei versi che vi confido arrivano da uno dei miei "stati di trance" liberatoria.

Sono immagini ben visualizzate dal mio occhio interiore quello che poi trasferisco in versi come dettati dall'inconscio.

ed è a Pinovit che va il merito d'aver trovato la chiave del mio pensiero e in special modo nella definizione di "spettro"!

Gimba a te un timido sorriso per l'affetto che sento nelle tue parole.

Per me è un onore trovarti fra i commenti.

Un abbraccio a tutti!


*pinovit:

Grazie! Il riconoscimento di una valida interpretazione spesso è più lusinghiero di una recensione positiva.

Peraltro sarebbe meglio, a mio avviso, parlare di chiavi di lettura, molteplici e conformate alla sensibilità di chi legge. Non è detto, infatti, che vi sia quella "giusta", ammesso che abbia un senso parlare di interpretazioni univoche; quella più rispondente al pensiero ed all'ispirazione dell'autore, d'altra parte, può avere valenza più generale ed aiutare anche gli altri alla lettura ed alla fruizione dell'opera.


*Sergio P.:

quella stessa luce che probabilmente sgorga dai tuoi occhi in lacrime e ruga dopo ruga si arricchisce di sostanze vitali per poi assaporarle vicino alla tua bocca!